L’installazione dei pozzetti di ispezione rientra tra le operazioni che costituiscono l’attività di risanamento delle fognature.
Il pozzetto di ispezione è il primo collegamento tra la rete fognaria ed il manto stradale oggetto quotidianamente delle sollecitazioni del traffico cittadino: questo fa facilmente intuire che in fase di costruzione è necessario progettare e realizzare strutture che siano carrabili e resistenti.
Un’altra importante funzione espletata dai pozzetti d’ispezione consiste nel favorire una corretta e periodica attività di manutenzione della rete fognaria, facilitando il controllo dei tubi di scarico.
Scopriamo più da vicino i pozzetti di ispezione, le loro caratteristiche e le differenti tipologie esistenti sul mercato che possono essere identificate in base alla posizione e alla destinazione d’uso del pozzetto stesso.
Caratteristiche principali di un pozzetto di ispezione
I pozzetti sono strutture costruite autoportanti (il compattamento del terreno non richiede strutture di rinforzo aggiuntive) in muratura o prefabbricate in calcestruzzo armato con una elevata tenuta idraulica ed una leggerezza che li rende facili da trasportare e montare.
A seconda dell’utilizzo del pozzetto cambia la forma che può essere quella di un parallelepipedo a sezione quadrata o rettangolare o quella di un cilindro; le pareti sono invece di forma conica, con la base più spessa.
I fori presenti sulla superficie del pozzetto e necessari per l’inserimento delle tubature, sono spesso dotati di guarnizioni al fine di garantire la massima tenuta.
Tra gli accessori di cui può essere dotato un pozzetto d’ispezione troviamo delle paratie che aiutano a far rimanere separati alcuni ambienti e delle prolunghe che servono appunto per modificare l’altezza del pozzetto in base alla necessità del momento.
Queste strutture vengono installate negli impianti fognari, in acquedotti e cavidotti e, a seconda della loro destinazione d’uso, posso avere differenti dimensioni.
Solitamente si parla di cubi 70×70 per le tubature fognarie classiche posizionate ad una distanza di 50 metri ogni volta che nella rete si verifica un cambio di direzione.
Le principali tipologie di pozzetti di ispezione
Come accennato all’inizio in base alla posizione che andrà ad occupare il pozzetto di ispezione è possibile scegliere tra cinque differenti tipologie:
- pozzetti di confluenza o incrocio, presenti quando una canalizzazione si immette in un’altra;
- pozzetti di deviazione, quando il cambiamento di direzione avviene nella fogna;
- pozzetti per i salti;
- pozzetti di testata, posizionati nella parte iniziale della fogna;
- pozzetti per vertici altimetrici longitudinali, ovvero quei pozzetti installati nei punti dove a variare è la pendenza della fogna.
Fognature, acquedotti e cavidotti: ad ognuno il suo pozzetto di ispezione
La destinazione d’uso è un altro fattore discriminante che deve essere preso in considerazione in fase di progettazione e realizzazione dei pozzetti di ispezione.
In un contesto “classico” ovvero la realtà urbana che viviamo ogni giorno i pozzetti di ispezione vengono utilizzati:
- per la raccolta delle acque bianche, ovvero quelle piovane: in questo caso il pozzetto è dotato di una griglia ed una vasca per sifone;
- per dare la direzione e creare un punto di raccordo dove convergono più tubazioni che devono essere indirizzate verso una direzione univoca;
- l’ispezione del personale addetto alla manutenzione delle strade e della rete fognaria della città;
- come alloggio per le pompe di sollevamento in presenza di un terreno pianeggiante.
In presenza di acquedotti invece i pozzetti di ispezione abbiamo:
- pozzetti di depressione, necessari per diminuire la pressione nelle tubazioni;
- pozzetti di servizio, per ospitare sfiati, saracinesche di sezionamento e scarichi di fondo.
In presenza di cavidotti avremmo invece:
- pozzetti per infilare e sfilare i cavi delle tubature di protezione;
- pozzetti di servizio.