Capire e interpretare i comportamenti disfunzionali nei bambini

La salute psichica è una variabile fondamentale nelle persone, nei bambini e nei giovani come negli adulti. Non a caso, quando si fa riferimento alla ‘salute’, si parla sia di quella fisica che di quella mentale, salute psico-fisica, appunto. Siamo un complesso olistico, e la salute della mente non può essere distaccata da quella del corpo.

Comprendere che siamo un unico insieme di salute fisica e mentale ci aiuta a capire che è fondamentale prestare attenzione alla salute psichica, soprattutto nella fase della crescita e dell’adolescenza, come apprendiamo dal sito web di questo psicologo di Bologna per adolescenti. Infatti in questa età è possibile che si vada incontro a dei comportamenti disfunzionali, sintomo di un disagio che occorre riconoscere e curare, proprio come si farebbe con un disturbo fisico.

Prendersi cura della salute mentale nell’età evolutiva significa creare le basi per una salute anche nell’età adulta, evitando che il disagio mentale, che causa sofferenza psicologica nell’individuo, possa acuirsi e peggiorare.

I bambini e i giovani manifestano il loro disagio con una serie di comportamenti ‘spia’, i comportamenti disfunzionali, che sono un segnale d’allarme da non sottovalutare anche per sapere quando è meglio rivolgersi agli esperti. Ma come si esprime il disagio nei bambini, e per quali motivi? Ecco alcuni consigli per entrare nel tema e comprenderlo meglio.

Il disagio nei bambini

Nei bambini molto spesso il disagio si manifesta nei luoghi dove passano molto del loro tempo, vale a dire nelle aule di scuola. Il disagio scolastico spesso è spia di un problema che può scatenare un circolo vizioso, ovvero esporre il bambino all’isolamento ed all’insuccesso, e di conseguenza alla frustrazione ed al disimpegno perché non crede nelle sue capacità.

  • Difficoltà di apprendimento, che sono lampanti se c’è differenza fra il livello cognitivo del bambino e il suo apprendimento a scuola. Un bambino con un QI nella media ma che fa fatica ad apprender rispetto alla sua età spesso richiede attenzione.
  • Difficoltà nelle relazioni con i coetanei. Le difficoltà nelle relazioni coi coetanei possono esprimersi nell’isolamento, nel basso livello di attenzione, ma anche da reazioni eccessive, ad esempio aggressività verso compagni, insegnanti, oppure iperattività. Anche l’eccessiva stanchezza e la carenza di interessi sono spie di malessere, come la tendenza ad isolarsi, l’incapacità di relazionarsi positivamente con gli altri bambini e via dicendo.

La causa dei disagi

La causa del disagio nel bambino può avere fonte diversa.

  • Fonte nel bambino stesso. Uno scarso livello di conoscenza, o processi cognitivi inadeguati, uno stile di apprendimento inadeguato e la bassa autostima come anche l’inibizione affettiva o la tolleranza bassa alla frustrazione sono caratteristiche personali che spesso spingono a comportamenti disfunzionali.
  • Cause del contesto sociale. Vivere in un contesto sociale violento e dove i modelli sono persone negative può scatenare alcuni comportamenti disfunzionali.
  • Cause nella scuola. Anche se raro, in alcuni casi è la carenza o l’inadeguatezza degli istituti scolastici e della rete che dovrebbe accogliere il bambino nella sua formazione a scatenare questi comportamenti. Carenza di stimoli, insegnanti inadeguati possono causare questi problemi.
  • Cause radicate nella famiglia. In alcuni casi è la famiglia ad avere un basso livello socio culturale. La scarsa istruzione dei genitori, l’appartenenza a minoranze linguistiche o culturale, la mancanza della famiglia o la mancanza di affetto (genitori assenti, divorziati e conflittuali), come anche l’indigenza economica sono segnali spia che possono portare all’insoddisfazione ed alla sofferenza. Ma anche una famiglia troppo protettiva e ‘collosa’ può essere negativa e può spingere a comportamenti disfunzionali, ad esempio non insegnare al bambino a superare le piccole difficoltà, i ’no’ della vita, le frustrazioni e le negazioni.