Acquistare non è mai una questione di logica o ragione: è sempre e solo una questione impulsiva. Forse lo sapevate già, ma fatto sta che è così: un cliente acquista una emozione, non un prodotto, compra una soddisfazione rispetto ad una necessità.
Ecco perché anche nel marketing bisogna cercare di catturare l’essenza più emozionale ed istintiva del cliente e non quella che si basa sulla fredda ragione. Non è certo un caso se il marketing sensoriale si diffonde così tanto, oggi come oggi.
Quando troviamo un profumo che ci ricorda immediatamente il nome di una catena, quando un suono ci ricorda subito una marca, allora è stato fatto un eccellente lavoro di marketing sensoriale che ci ha coinvolto profondamente. La strategia del marketing sensoriale è sempre più utilizzata da colossi a livello internazionale per catturare, coinvolgere e fidelizzare i loro clienti: ecco quindi perché tutti (ma davvero tutti) dovrebbero sfruttarne i principi.
Ma in che cosa consiste questa tipologia di marketing e perché è importante per ogni attività commerciale? Scopriamolo assieme.
Cosa è il marketing sensoriale e a che cosa serve
Il marketing sensoriale consiste in un tipo di marketing che sfrutta a fondo i cinque sensi umani, per poter stimolare la vendita e per condurli ad un certo tipo di comportamento (acquisto; fidelizzazione). Questo tipo di marketing detto anche poli sensoriale quindi influenza gli utenti sfruttando proprio i loro cinque sensi, vista, giusto, udito, olfatto, tatto, per conquistare la loro fiducia. Sembra difficile spiegato così? In effetti i colossi del marketing sensoriale sfruttano questo tipo di marketing all’interno di una strategia abbastanza complessa.
L’utilizzo della strategia poli sensoriale non è un orpello, ma deve migliorare concretamente l’esperienza fra utente e cliente. Non solo, deve anche fare leva sulle emozioni per coinvolgerlo al meglio (il che consente anche di fidelizzare di più la propria clientela).
Progettare una campagna di marketing sensoriale permette di accrescere un brand e di migliorare anche i ricordi positivi che i clienti hanno di un determinato brand: si tratta quindi di una strategia particolarmente importante e che può fare la differenza. Se volete colpire il cliente e fidelizzarlo sul lungo termine, questa strategia è in assoluto quella perfetta e quella più indicata.
Esempi di marketing sensoriale: come si fa?
Volete qualche esempio di come il marketing sensoriale possa essere sfruttato in una catena? Lo scent marketing è un esempio famoso che tutti hanno provato in prima persona. Si tratta di un tipo di marketing sensoriale che sfrutta l’olfatto: avete presente quella sensazione per cui sentendo un odore lo collegate ad un certo marchio, perché siete abituati a sentirlo nei suoi negozi? Si tratta di un perfetto esempio di marketing sensoriale che utilizza l’olfatto e che permette l’associazione fra un profumo ed una marca. Il marketing sensoriale olfattivo è uno dei più potenti perché l’effetto del riconoscimento è velocissimo ed istintivo, non passa neppure attraverso il pensiero.
Ma un altro tipo di marketing sensoriale molto efficace è quello del suono: quando sentiamo un certo jingle o una specifica canzone, possiamo collegarla subito ad un certo marchio, ad una atmosfera, ad un negozio.
La vista è un altro esempio di senso molto usato nel marketing sensoriale, soprattutto per quanto riguarda i colori: la scelta dei colori è fortemente comunicativa e permette di conseguenza di poter rappresentare emozioni e sensazioni e di stimolarne anche nel cliente.
Anche il marketing del tatto ha sicuramente una sua validità: il tatto è qualcosa che utilizziamo di frequente per poter conoscere. Creare un packaging lussuoso o particolare di conseguenza farà sì che un cliente ricordi la marca più a lungo.