Lo stile birraio Porter negli anni è quasi scomparso dalle cantine e dai brand commerciali: complessità di gusto, amarezza spesso spiccata, note di vaniglia, cioccolato, caffè e tostatura rendono questo prodotto apprezzabile non dal grande pubblico, ma da esperti e appassionati alla vera ricerca di qualcosa di sorprendente.
Eppure, questo stile apparentemente complesso, di cui trovi validissimi esempi su questa pagina, è perfetto con molti abbinamenti. Ecco quali sono i nostri preferiti!
La storia
È il 1722 e siamo nella Londra della prima Rivoluzione Industriale dell’epoca: un pub della città offre per la prima volta a facchini, portantini e operai una birra Porter. Il prodotto viene subito apprezzato dai consumatori, non tanto per la raffinatezza dei gusti e degli aromi quanto per l’elevato grado alcolico che presenta: anche oggi, le birre Porter sono raramente sotto i 10 gradi.
Lentamente, dallo stile Porter di evolve lo Stout, quello della più blasonata Guinness. È proprio il mastro birraio Guinness a realizzare questa nuova ricetta, e soprattutto ad esportarla fuori Londra prima e fino in Irlanda poi. Quando il marchio diventa ufficialmente commerciale, le Stout possono essere acquistate in tutto il mondo. Le Porter invece, più complesse nei sapori, perdono terreno, rimanendo il prodotto di nicchia che sono ancora oggi.
Gli aromi
Gli aromi tipici delle birre Porter sono quattro:
- caffé: tostato, amaro, intenso e profumato
- cioccolato: avvolgente, cremoso e caldo
- vaniglia: che smorza l’amarezza degli altri sentori
- frutta secca, come noci e mandorle, che conferiscono ulteriore complessità alla tostatura
Parliamo di birre dall’intenso profumo e dal colore scuro, con schiuma ricca e persistente. Tipicamente si bevono nel classico calice a tulipano con stelo medio-corto.
Le armonie di abbinamento
La prima famiglia di alimenti con cui mettere alla prova una birra Porter è la carne: alla griglia, al barbeque, a lunghissima cottura in umido, le possibilità sono infinite, purché il taglio scelto sia ben grasso e dal sapore intenso, salato, anche piccante o speziato. Tre tagli o ricette con cui noi l’apprezziamo particolarmente sono le costine alla brace, il fegato alla veneziana con cipolle agrodolci (anche in versione arrosticino, come l’abbiamo raccontata nel nostro articolo) e il brasato. Non per caso la maggioranza dei piatti storici dei pub londinesi, in cui questa birra è stata servita per la prima volta, sono a base di carne: haggis (una salsiccia scozzese di frattaglie), meat pie (una tortina di pasta frolla ripiena di carne di pollo, manzo o maiale), stufato all’irlandese di capra o pecora con verdure.
Il secondo abbinamento, sicuramente meno classico, è il pesce. Fish&chips, ostriche, astice, granchi e gamberi, con le loro note di sale e iodio possono bilanciare l’amarezza della birra e creare un contrasto interessante al naso e al palato insieme alla Porter.
Il terzo abbinamento è quello basato sui formaggi. Una categoria in assoluto sbanca con le birre Porter: gli erborinati. Gli aromi complessi, acidi e piccanti, delle muffe di Gorgonzola, Cabrales, Roquefort, Castelmagno, Stilton si abbinano in modo eccellente alle birre Porter, specialmente se accompagnati da miele e frutta secca o caramellata.
I dolci sono l’ultima proposta che vogliamo presentarti: in particolare quelli al caffè, come il tiramisù, e al cioccolato, come la torta Foresta Nera o la Sacher austriaca, sono quelli maggiormente esaltati dalla birra per via della somiglianza degli aromi. Molto interessanti a nostro parere anche la torta sbrisolona e i dessert a base di ricotta e noci o mandorle.