Arrosticini di fegato e cipolla: come prepararli

Apprezzati ben al di fuori dei confini regionali, gli arrosticini sono uno dei simboli più famosi e importanti della cucina abruzzese. Si possono trovare praticamente in tutta la regione: dalle montagne alla costa adriatica.

Gli arrosticini richiedono un accompagnamento minimalista: non necessitano di condimento, se non di un po’ di sale, e al massimo possono essere arricchiti con rosmarino e peperoncino (anche se per molti puristi potrebbe trattarsi di blasfemia!).

Una variante più ricca dell’arrosticino è quella di fegato e cipolla, dal sapore decisamente più forte e deciso. Se vuoi replicare il loro sapore a casa, ecco come fare!

Come preparare gli arrosticini di fegato e cipolla?

La ricetta tradizionale per preparare gli arrosticini di fegato e cipolla prevede per la cottura un particolare tipo di griglia. Stiamo parlando della canalina, chiamata in dialetto fornacell, una griglia dalle dimensioni strette e lunghe alimentata a carbone. La sua particolare forma fa sì che che la carne possa cuocersi senza rovinare il bastoncino in legno degli arrosticini, che su una normale griglia si brucerebbe rovinando il sapore della carne. Va detto che gli arrosticini senza la fornacella, seppur buoni, perdono molto del loro vero sapore.

In alternativa, dal momento che molti a casa non possono usufruire di una canalina, è possibile prepararli sfruttando una griglia in ghisa, oppure si può scegliere di costruire una piccola fornacella fai da te. La preparazione degli arrosticini fegato e cipolla è piuttosto semplice e veloce: non servono altri ingredienti oltre ai due appena menzionati e la cottura è piuttosto rapida. La tradizione vuole che i cubetti di carne vengano infilati a mano, mentre la cottura ideale prevede che vengano girati una volta soltanto. Non si usano condimenti all’infuori del sale ed eventualmente un po’ di olio piccante con peperoncino.

Per cominciare, procuratevi del fegato di vitello e tagliatelo a cubetti della grandezza di 1-2 cm. Fate lo stesso con la cipolla. Il tutto può essere arricchito con fogli d’alloro. A questo punto, infilzate il fegato e la cipolla negli spiedini di 25 cm, alternandoli tra loro e ripetete il procedimento per tutti gli arrosticini fino a esaurimento ingredienti.

Si può dunque passare alla cottura. Fate scaldare una griglia in ghisa, ungendola con dell’olio d’oliva. Disponete gli arrosticini sulla griglia rovente e cuoceteli per circa un paio di minuti per lato, finché sono cotti. Non cuocere troppo per evitare l’essiccazione.

Salate e servite subito con bruschette di pane casereccio condito con olio extravergine di oliva e peperoncino. Potete disporli all’interno di bicchieri in terracotta, com’è d’usanza in Abruzzo, oppure rivestirli con carta stagnola per mantenerli caldi a lungo.

Gli arrosticini sono un piatto che va consumato subito. Se necessario, conservare in frigorifero in un contenitore ben chiuso per non più di 2 giorni.

In conclusione, va detto che il consumo arrosticini non è solo una festa per il palato, ma anche un beneficio per tutto l’organismo. La carne è un’ottima fonte di proteine ​​e sali minerali necessari per il funzionamento efficiente dei processi metabolici.

Il fegato è ricco di ferro, che ha un effetto benefico sulla formazione del sangue. Inoltre, la presenza di vitamina B12 rafforza il sistema nervoso e contribuisce al corretto funzionamento del metabolismo.

Il modo migliore per gustare gli arrosticini resta però quello di mangiarli in Abruzzo, nei tanti ristoranti che possono attrezzarsi con le giuste materie prime e che conoscono le modalità di preparazione e presentazione.

Si potrà dire di aver provato il vero arrosticino solo mangiandoli in un tipico ristorante abruzzese: questi locali, seppur modesti e spesso con un’offerta gastronomica molto ridotta, possono garantire un’esperienza culinaria unica.