Come alcuni spin doctor hanno rovinato i politici 

Il mondo della comunicazione politica, si sa, è volubile e variabile. Deve essere flessibile, adattarsi anche alle diverse competenze richieste dalla vita di oggi, al mondo dei social, al target imprevedibile. 

A gestire tutti questi elementi, però, non sono certo ’solo’ i politici, ma i veri comunicatori che sono alle loro spalle: gli spin doctor. 

Gli spin doctor sono dei consulenti ad hoc per il mondo politico, che seguono determinati personaggi candidati o eletti in modo da curare la loro immagine e la loro comunicazione, sia quella tradizionale che quella attraverso i social. 

Quella dello spin doctor è davvero una figura chiave nella comunicazione politica. Sappiamo che la politica gioca molto sull’immagine, e che mantenere una coerenza e un certo ‘stampo’ è fondamentale per fare presa sull’elettorato. La comunicazione politica, di conseguenza, è davvero primaria e molto importante per tutti coloro che se ne occupano, specialmente oggi, nell’epoca dei social che non perdonano gaffe e scorrettezze anche della vita privata. 

Avere uno spin doctor di buon livello significa avere le spalle parate da gaffe e problematiche, in un mondo complesso e mutevole come quello politico: significa poter contare su un professionista che aiuta a non sbagliare comunicazione, e a gestire bene l’immagine. Tuttavia, anche esagerare non va bene. Ciò nel senso che in alcuni casi gli spin doctor hanno portato alla rovina di politici italiani che, eccessivamente preoccupati per la gestione pura della sola immagine, hanno trascurato invece la gestione della cosa pubblica. 

Non manca quindi chi ritiene che l’eccessivo concentrarsi dei politici solo sulla loro immagine abbia causato un grosso calo di qualità del lavoro del politico in senso stretto, quello dell’amministrazione pubblica nell’interesse del Paese. 

Una affermazione abbastanza grave, questa, ma che troverebbe conferma in uno studio che certifica l’esistenza di uno scarso appeal della politica nei confronti dei giovani, perché percepita corrotta. 

 La cura della cosa pubblica e i politici 

Un sondaggio di HeG, eseguito su incarico della Fondazione di Ricerca Scientifica ed Umanistica Antonio Meneghetti, ha stimato che l’impatto degli spin doctor sulla realtà politica in alcuni casi ha causato disastri. Si è trattata di una indagine su 60 persone, fra politici, formatori, e giovani, per verificare che rapporto c’è fra pedagogia e politica. Il risultato? Secondo il 63% degli intervistati, la politica non si occupa più del bene comune, della collettività. 

Il politico, sentenzia il campione, è attento al suo personale interesse e non a quello della gestione del bene comune. 

La corruzione è uno dei problemi più sentiti, e l’attenzione è focalizzata su aspetti tecnici e formali e non sulla sostanza delle cose. Una pagella abbastanza distruttiva. Ma in che modo essa coinvolge gli spin doctor? 

 Gli spin doctor hanno rovinato la politica (o no)?

 Uno spin doctor ha un compito molto delicato: quello di curare l’immagine del politico, cercando di renderlo sempre coerente e gradevole al suo elettorato. Tuttavia, se ci si concentra eccessivamente sull’immagine fisica e social, si rischia di perdere di vista il lavoro per il bene pubblico che è il compito primario di ogni politico. In un certo senso, forse gli spin doctor dovrebbero occuparsi meno di social e più di lavoro concreto. Ma si potrebbe anche obiettare che la realizzazione del programma elettorale dovrebbe essere di mera competenza dei politici stessi, e non dei loro consulenti di comunicazione strategica. In sostanza, sarebbe bene che chi svolge questa professione si concentrasse anche sulla qualità dei contenuti e sulla loro rispondenza rispetto al programma elettorale. Un lavoro che quindi cura meno l’immagine e va più nel merito delle questioni politiche strettamente pratiche.