L’ARTE PROVOCANTE E ANTI-SOCIAL DI LUIS QUILES

I temi trattati dall’artista e illustratore spagnolo sono tanti: prostituzione, omofobia, sfruttamento/i, carestie, droga, guerra e social network. Attraverso i suoi disegni è diventato un modello per le nuove generazioni, portano molti giovani alla riflessione ed riuscendo, a suo modo, ad esprimere pienamente il pensiero della società moderna in una brillante interpretazione.

Su di lui non si hanno molte informazioni. Nato a Barcellona, Luis Quiles, in arteGunsmithcat, soprannome nato sul sito di DeviantArt e derivato da uno dei suoi comicbook preferiti (Kenichi Sonoda), è un artista che ha al seguito più di 100 opere. Ve ne è anche una dedicata all’Italia dove ritrae Silvio Berlusconi intento nell’osservare alcune donne nude.

Con la sua matita graffiante usa la satira come mezzo espressivo. Le sue illustrazioni parlano da sole e sono l’espressione visiva di un artista al limite della moralità, che osa sfidare le convenzioni senza paura.

I suoi disegni colpiscono e non lasciano il pubblico indifferente: come un gruppo di donne nude intente a leccare un telefonino che accede a Instagram, chiara critica ai social network, o un uomo che piange e sussurra “ti amo” dopo aver picchiato una donna, come riferimento alla violenza femminile o un bambino africano nudo e magro intento a mangiare una Bibbia, chiaro attacco alla Chiesa Cattolica.

La sua arte tocca tutte le sfere dove l’ipocrisia, la falsità o la realtà virtuale possano arrivare. La critica ai social network è pesante: hanno sostituito alcune nostre azioni reali in virtuali, come il sesso online o le chat e hanno portato le persone al desiderio ossessivo di condividere la vita privata su Facebook, Twitter, Instagram con l’obbiettivo di acquisire più “like” possibili per suscitare il consenso generale e l’ammirazione del pubblico.

I social secondo Luis, sono pericolosi perché mettono a rischio la comunicazione e gli scambi tra le persone, creano muri e sono come una gabbia dentro la quale le persone si rinchiudono, danno l’idea della libertà di espressione ma sono fortemente censurati e veicolati.

La sua filosofia è comunque un controsenso: nonostante li accusi fortemente, li utilizza come piattaforma per pubblicizzarsi, considerandoli il miglior modo di diffusione mediatica per la sua arte.

In un’intervista rilasciata al Fatto Quotidiano, Gunsmithcat ha dichiarato che “la tecnologia ha cambiato il nostro modo di comunicare ma non penso che sia peggio ora del passato, è semplicemente differente. Nelle grandi città ancora oggi ci sono problemi di comunicazione. Da un lato con internet è più semplice, dall’altro è più facile anche isolarsi dalla realtà, restare quindi soli”.

Le sue immagini trash e fetish, nude e crude sono volutamente provocanti e si concentrano su ogni sfera sociale. Anche la politica di Trump o Putin non ne è stata esente, così come la censura sui giornali, contro le multinazionali come Mc Donald, i brand dei grandi marchi tecnologici e di abbigliamento, la religione, l’omofobia, la droga, il sessismo.

Le sue illustrazioni ricordano quelle del britannico John Holcroft che realizza opere satiriche in stile anni 50, toccando anch’egli i temi moderni contemporanei a cui probabilmente si è ispirato.

Nel 2015 ha avviato un crowdfunding per pubblicare un artbook con tutti i suoi lavori che ha visto la luce lo stesso anno e si intitola “Revolutionary Road” e contemporaneamente si è impegnato alla stesura di un comicbook.

Nel 2017 realizza la copertina della seconda edizione dell’International Erotic Film Festival di Torino che si terrà dal 19 al 22 Gennaio. Luis Quiles sarà presente ed esporrà presso lo Studio Spacenomore a Palazzo Graneri della Rocca in Via Bogino 9, alcune delle sue opere più famose. Giovedì 19 alle ore 18.00 è prevista l’inaugurazione, dove presenterà il suo nuovo libro Riots. Per maggiori informazioni consultare il sito di Fish and Chips.

Per vedere la gallery completa delle sue opere, consultate i social network!

APPROFONDIMENTI:

“Riots”, di Luis Quiles, 001 Edizioni, 2016

“Revolutionary Road”, di Luis Quiles, 001 Edizioni, 2015

Luis Quiles – Deviant Art

Luis Quiles – Facebook

Luis Quiles – Instagram