LED, LCD, OLED, QLED: che caos! Come distinguere le tecnologie dei monitor

Attualmente in commercio è possibile trovare moltissime tipologie di monitor diverse. Le più diffuse sono indubbiamente il LED, l’LCD, l’OLED e il QLED. Ma quante persone sanno con precisione in cosa sono diverse? E quante sanno che dipende proprio dalla tecnologia costruttiva e dalla dimensione la distanza di posizionamento della TV?

Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza!

LED ed LCD

Molti non lo sanno, ma i monitor LED sono una semplice tipologia specifica di schermi LCD. Entrambe le tipologie usano dei cristalli liquidi inseriti tra due pannelli polarizzanti: quando la corrente passa nella soluzione allinea o disallinea i cristalli, che si accendono o spengono e creano l’immagine.

Il vecchio sistema di illuminazione fluorescente a catodo freddo non è più in uso: normalmente vengono usate piccole lampade a diodi (i LED, appunto) che illuminano lo schermo.

I vantaggi noti di queste tecnologie sono:

  • Il basso costo al momento dell’acquisto
  • La longevità del prodotto negli anni
  • Il bassissimo impatto sugli occhi

I due grandi svantaggi sono invece l’elevata quantità di energia necessaria per l’illuminazione e la sgranatura dei colori scuri, specie negli angoli dello schermo.

OLED e QLED: il non plus ultra della tecnologia

L’evoluzione dei monitor LED ha portato alla produzione di tecnologie OLED e QLED.

QLED è uno schermo LED che usa però dei punti quantici per aumentare le prestazioni in specifiche aree dello schermo, in particolare ai bordi. In questo modo la luminosità è più uniforme e i colori brillanti anche nelle aree scure, senza sgranature.

OLED è invece una tecnologia che usa sostanze organiche e diodi per l’emissione della luce. In pratica è proprio questa sostanza organica che si “accende” e si “spegne”, ricreando l’immagine sullo schermo.

Queste due tecnologie sono decisamente più costose al momento dell’acquisto, e vista la loro modernità non sappiamo come si comporteranno tra 10 o 15 anni sullo stesso apparecchio.

Di contro però forniscono un’immagine realmente più brillante e precisa, di nitidezza impressionante anche con visioni in obliquo e in condizioni di bassa luminosità.

Sono perfetti per ricreare l’atmosfera del cinema, perché è possibile guardare lo schermo da più vicino e senza tenere acceso qualche punto luce per la stanza (specie per i QLED, molto luminosi).

Per ultimo, richiedono molta meno energia elettrica per funzionare.

Quale scegliere per la smartTV

La smartTV è un televisore che si collega ad Internet tramite il WiFi domestico e permette di usare app dedicate (come quella di Netflix o Amazon Prime Video) o di controllare contenuti informatici dallo schermo.

Se vorresti acquistare una smartTV, magari da integrare ad un sistema di domotica o da usare con un assistente vocale, come Alexa, Google Nest o Siri, non possiamo far altro che consigliarti di acquistare uno schermo QLED o OLED, più performante, più sottile e dalla qualità d’immagine imparagonabile: sarebbe uno spreco possedere tutti questi ritrovati tecnologici e non poter poi godere dell’immagine perfetta!