La dicitura “cruelty-free” va ad identificare quei cosmetici realizzati senza effettuare test sugli animali. Ma c’è di più. Per essere cruelty-free, è necessario che nessuno degli ingredienti sia stato testato in questo modo.
La Positive List, un passo in avanti contro i test sugli animali
Secondo la norma 92/32/CEE, ogni nuova sostanza chimica deve essere oggetto di test tossicologici e chimici. Test, questi, che vengono effettuati sugli animali causando loro gravissimi problemi. Sempre la CEE, obbliga le aziende a testare tutti gli ingredienti di cui un prodotto è composto prima di commercializzarlo.
Tuttavia, l’introduzione della Positive List ha permesso di porre un freno ai test. Tale lista raccoglie infatti tutti gli ingredienti testati prima del 1976, per i quali non sono necessarie ulteriori prove. Ma, se anche il prodotto attuale non sia stato testato su cavie animali, ciò non vuol dire che i suoi ingredienti siano “puliti”. Ecco perché l’unica possibilità di acquistare un prodotto etico, che davvero non ha comportato esperimenti animali, è acquistare cosmetici cruelty-free. Un esempio è MEWE, azienda dal dna italiano che propone cosmetici cruelty free, vegan, paraben free e dermatologically tested.
Perché scegliere i cosmetici cruelty free
Dal 2013, l’Unione Europea vieta in tutta Europa la sperimentazione di cosmetici sugli animali. Spesso, però, creme & co. contengono ingredienti che in passato hanno causato sofferenza agli animali. Per questo motivo la LAV ha introdotto lo standard internazionale “Stop ai test su animali”. Le aziende cruelty free che vi hanno aderito riportano sulla confezione la dicitura “LAV – Dalla Parte Degli Animali“, a certificare il controllo da parte dell’ICEA (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale).
Ma perché scegliere cosmetici cruelty free?
- Perché sono salutari. Quando scegli prodotti non testati sugli animali, scegli prodotti privi di sostanze chimiche nocive come parabeni, solfati e coloranti sintetici, adatti anche a chi soffre di allergie, pelle sensibile e infiammazioni.
- Perché ti aiuta a scegliere in modo più consapevole. Restringere le opzioni d’acquisto a prodotti non testati sugli animali porta a decisioni più consapevoli, e permette di considerare se davvero un prodotto è necessario per la tua beauty routine.
- Perché difendi gli animali. Topi, conigli, gatti e cani sono ancora oggi oggetto di crudeli test. Vengono tenuti in piccole gabbie e spesso finiscono mutilati, accecati o uccisi. Scegliere cosmetici cruelty free contribuisce ad abolire questa pratica.
- Perché partecipi al cambiament Non acquistando i tuoi soliti prodotti e scegliendo invece alternative cruelty free, comunichi un messaggio: i test sugli animali sono sbagliati. Quando un numero sufficiente di consumatori prenderà questa posizione, le aziende saranno costrette a cambiare.
- Perché risparmi. Molti cosmetici cruelty free sono “budget-friendly”, e hanno dunque prezzi accessibili a tutti.
Effettivamente, i test sugli animali non sono necessari. Oltre 7mila ingredienti utilizzati nella cosmesi hanno già dato prova d’essere sicuri: le aziende compiono i test solo quando vogliono utilizzare un nuovo ingrediente ma, fortunatamente, la tecnologia offre moltissime alternative. La biotecnologia consente ad esempio di effettuare test su cellule e tessuti umani (ovviamente in vitro), e di sviluppare prodotti sicuri che non danneggino la vita di alcun essere vivente.
Oltre all’Unione Europea, peraltro, anche la Svizzera, l’India, Israele, la Corea del Sud e la Nuova Zelanda hanno scelto di mettere al primo posto la sicurezza degli animali e degli esseri umani. Tuttavia le aziende, specialmente le più grandi), hanno diverse linee di prodotto, indirizzate ciascuna ad uno specifico mercato. Ecco perché, quando si acquista sul web o magari in viaggio, è fondamentale accertarsi che quei cosmetici siano davvero cruelty free.