Spurgo pozzi neri, ecco come porre fine agli scontri tra proprietario ed inquilini

Quando si è in affitto scontri e diatribe tra proprietario ed inquilini sono molto frequenti e, nella maggior parte dei casi, l’argomento di discussione è rappresentato dalle spese.

Come ben sapranno coloro che vivono in affitto in un condominio, le spese da sostenere sono diverse ma secondo l’esperienza di molti quelle che creano più discussioni sono quelle di carattere straordinario o che in generale vengono sostenute una volta l’anno.

Abbiamo deciso di affrontare oggi il tema delle spese legate all’attività di spurgo pozzi neri.

Spurgo pozzi neri nelle fogne: chi deve sostenere le spese?

La normativa vuole che le spese necessarie per eseguire lo spurgo di pozzi neri nelle fogne vengano sostenute dall’inquilino.

Quando si parla di spese condominiali e contratto di locazione le norme da prendere come riferimento riguardano la sfera legislativa, quelle di tipo regolamentare per quanto concerne i contratti di tipo tre più due e quelle inserite nel contratto stesso.

Considerando la sfera legislativa la norma da studiare e ricordare è la legge numero 392/78.

Al primo comma dell’articolo 9 della legge 392/78 le spese per lo spurgo delle fogne sono a carico del conduttore a meno che non venga pattuito il contrario.

L’inquilino è tenuto a sostenere nello specifico le i costi associati al servizio di pulizia e manutenzione dell’ascensore, le spese energetiche (acqua, luce, riscaldamento, aria condizionata), le spese per lo spurgo di pozzi neri e latrine e tutti quei costi associati alla fornitura di servizi di uso comune nello stabile.

Alla medesima conclusione si arriva anche quando ci sono contratti del tipo tre più due come quelli fatti agli studenti come mostra l’allegato D al decreto del 16 gennaio del 2017.

Spurgo pozzi neri nelle fogne, ecco come comportarsi quando lo spurgo pozzi neri è dovuto a difetti nell’impianto

È lecito domandarsi a questo punto se le spese per lo spurgo pozzi neri nella fogna del condominio spetti allo stesso inquilino anche quando l’intervento è legittimato da difetti della rete e dell’impianto stesso.

Quando siamo in presenza di un impianto difettoso spetta al proprietario di casa sostenere le spese ma è necessario dimostrare che le fogne ed i pozzi neri sono ostruiti non a causa del semplice uso.

Spurgo pozzi neri e contratto di locazione

Dopo aver approfondito la sfera legislativa e regolamentare, analizziamo l’aspetto relativo al contratto di locazione.

Come anticipato all’inizio dell’articolo, le spese per lo spurgo pozzi neri sono a carico dell’inquilino a patto che nel contratto di locazione stipulato non sia previsto il contrario.

Normalmente è raro che il contratto preveda un’eccezione a questa voce inoltre anche le tabelle di ripartizione delle spese condominiali tra inquilino e proprietario sono allineate con quanto stabilito dalla norma.

Anche per le tabelle di ripartizione le spese ordinarie necessarie per la manutenzione annuale delle fogne sono a carico dell’inquilino.

 In questo contesto all’inquilino ha il diritto di verificare se le spese sono o meno appropriate: il terzo comma dell’articolo 9 della legge 392/78 sottolinea infatti che prima di eseguire il pagamento del servizio il conduttore ha il diritto di ricevere una “spiegazione” di come le spese saranno ripartite e di visionare i documenti relativi alle suddette spese.

Per quanto riguarda i termini di pagamento la presente norma sostiene che devono essere eseguiti entro due mesi dalla richiesta e che entro questo periodo di tempo l’inquilino potrà far valere i diritti che abbiamo appena visto prima di procedere con il pagamento.

Trascorsi i due mesi il proprietario può richiedere la risoluzione del contratto per inadempimento nel caso in cui gli oneri accessori non saldati siano superiori a due mensilità di canone anche attraverso un’azione di sfratto per morosità.