Traslocare all’estero: consigli utili per migliorare l’organizzazione 

Se traslocare può essere una grossa fonte di stress, traslocare all’estero può essere ancora peggio, perché richiede non solo maggiori sforzi organizzativi ma anche una capacità di gestione della burocrazia, permessi alla dogana soprattutto se si tratta di un trasloco esterno all’Unione Europea.

In questi casi, la gestione del trasloco richiede anche una particolare attenzione alla burocrazia, alla gestione di eventuali permessi alla dogana, e via dicendo: anche per questo è bene effettuare una oculata scelta dell’azienda di traslochi internazionali a cui affidare l’incarico di gestire il trasloco all’estero, tenendo conto della loro esperienza, competenza ed affidabilità. Se anche voi avete deciso di cambiare vita, ad esempio di spostarvi all’estero, per motivi lavorativi o per altre questioni, allora ci sono alcune cose che dovete sapere: su permessi, modalità di trasloco e spostamento della merce, costi e burocrazia. Vogliamo quindi darvi qualche nozione generale che vi sarà sicuramente utile, se state programmando di spostarvi all’estero. Avere un valido aiuto, ad esempio un’azienda che cura l’aspetto burocratico della questione, è sicuramente di fondamentale importanza per poter gestire al meglio tutto.

 Cosa fare per organizzare il trasloco all’estero

La prima cosa da fare, se avete intenzione di spostarvi all’estero, è quella di redigere una bella lista di tutto quello che vi potrà servire. In particolare, vi consigliamo di creare una lista precisa di tutto quello che porterete con voi all’estero, in modo da cominciare ad organizzare il trasloco decidendo quanti scatoloni vi servono. Inserite sempre, nella lista, anche il valore degli oggetti che volete portare con voi, creando così un inventario preciso che vi potrà essere utile nel caso in cui decidiate (come vi consigliamo caldamente) di stipulare un’assicurazione per proteggere i vostri beni durante il trasloco.

 Trasloco nell’UE: che cosa sapere?

Se volete organizzare un trasloco all’estero, ma sempre all’interno dei confini dell’UE, allora sappiate che siete facilitati: sia dal punto di vista della burocrazia, perché non vi serviranno particolari permessi alla dogana, sia per quanto concerne i trasporti, in quanto essendo possibili quelli su gomma (camion ecc) potrete anche risparmiare sui costi. Ricordate però che anche in questo caso è bene cercare di organizzarsi per tempo, imballando tutta la merce ad esempio, e affidandovi, come consigliamo, ad una ditta specializzata che vi può seguire nella gestione del trasloco e nel trasporto della merce (anche in anticipo rispetto al vostro spostamento, se avete grandi quantità di beni).

 Trasloco fuori dall’UE: cosa sapere?

Il trasloco all’estero ma fuori dai confini UE richiede qualche accorgimento supplementare, per quanto riguarda sia la burocrazia che le tempistiche ed i costi. Il trasloco extra UE richiede in particolare di affidarsi ad una azienda seria che vi possa concretamente aiutare a gestire il trasferimento, ma anche l’eventuale burocrazia, come ad esempio i documenti da presentare alla dogana, dichiarazioni, permessi. Non solo: affidarsi ad una seria ditta di trasloco permette anche di poter gestire l’eventuale deposito dei beni, laddove non poteste subito ritirarli.

In ogni caso, per un trasloco extra UE potete considerare di muovervi con almeno 2-3 mesi di anticipo, che è il minimo per poter organizzare tutto al meglio. Create sempre una lista di tutto quello che portate con voi, stimandone anche il valore per poter velocizzare una eventuale polizza di assicurazione dei beni. Scegliete il mezzo di trasporto col consulto della ditta di trasloco che vi assiste, optando di volta in volta per la soluzione che coniuga il miglior rapporto qualità prezzo (ad esempio, può essere costoso scegliere l’aereo, che però è il mezzo più rapido; più economica la nave container, che però può impiegare anche delle settimane per la spedizione della merce).