Passione per la tecnologia: quale facoltà scegliere? Alcuni consigli

Nella scelta del percorso universitario sono tanti gli aspetti da considerare: sbocchi lavorativi, interesse per le materie inserite nel percorso di studi, qualità dell’ateneo, servizi offerti. Per facilitare la decisione, il consiglio è quello di vagliare le facoltà partendo dalle proprie passioni, che potrebbero essere la base per ottenere un lavoro interessante e soddisfacente. Se si ha la passione per la tecnologia ad esempio, le opportunità sono numerose sia in termini di indirizzi di laurea tra i quali scegliere sia in termini di offerte lavorative. La tecnologia e il digitale sono infatti competenze che saranno cruciali per il futuro delle aziende e secondo il rapporto tech cities di Experis Manpowergroup, entro la fine del 2023 si prevede un aumento del 14% di assunzioni nel settore IT, con una domanda che sarà costante anche per gli anni successivi. Ad oggi il 72% delle aziende non riesce a trovare personale qualificato per operare nei settori chiave del futuro, come economia verde e intelligenza artificiale. Una facoltà di tipo tecnologico è quindi un ottimo investimento per aspirare ad una carriera rapida, ricca di successi ed economicamente valida. Ecco alcuni consigli su quale facoltà scegliere. 

Ingegneria informatica: perché sceglierla

Ingegneria informatica è sicuramente la prima facoltà che viene in mente quando pensiamo alla tecnologia e oggi con i suoi numerosi indirizzi di specializzazione, risponde il più possibile alle esigenze dettate dall’evolversi della tecnologia. Secondo i dati Almalaurea, la facoltà di ingegneria informatica ha percentuali di inserimento lavorativo che arrivano al 90% e questi numeri rimangono più o meno gli stessi per ogni indirizzo specialistico. Tra le specializzazioni più quotate ci sono sicuramente gli indirizzi dedicati all’Intelligenza Artificiale, la robotica e la realtà aumentata, le nuove frontiere dell’ICT. Dopo la laurea le possibilità lavorative sono numerose e si può essere chiamati presso aziende di varia grandezza, dalle piccole e medie imprese fino alle multinazionali. L’ingegnere informatico può lavorare anche come libero professionista, collaborando da esterno con le realtà aziendali, gli enti pubblici e tutti i privati che necessitano di servizi informatici.

Gli sbocchi professionali della facoltà di ingegneria civile

La facoltà di ingegneria civile è ideale per chi desidera applicare le competenze tecnologiche e tecniche in diversi settori, che vanno dalle strutture all’ambiente. In base ai vari curricula di ingegneria civile ci si può infatti specializzare in costruzioni civili e industriali con elevate conoscenze tecnologiche e anche come ingegnere addetto alla riqualificazione di edifici già esistenti o di nuove aree della città particolarmente attente alla tutela ambientale. La svolta green e la riqualificazione degli edifici sono tra gli obiettivi inseriti nel PNRR e quindi professionisti laureati in discipline affini a questi asset saranno nei prossimi anni particolarmente richiesti. Proprio per l’alta richiesta nel settore, chi si iscrive a questo tipo di facoltà spesso opta per università come Unicusano, ossia atenei online che permettono di organizzare in maniera autonoma il tempo dello studio, così da poter iniziare a lavorare mentre si studia e iniziare a fare esperienza nel settore.
L’ingegnere civile può operare in aziende pubbliche e private sia come dipendente, coordinando team di lavoro, sia come libero professionista, agendo come consulente esterno e proponendo progetti avanguardistici su richiesta.

Ingegneria industriale: accesso per le professioni del futuro

La laurea in ingegneria industriale è un lasciapassare per numerosi ambiti. Le tecnologie studiate nei vari indirizzi che la compongono consentono infatti di specializzarsi in molteplici settori. Gli ingegneri industriali sono ad esempio richiesti nella produzione, nella tecnologia, nella sanità, nella vendita al dettaglio, nell’analisi dati e nel management industriale. In più, questo tipo di facoltà permette di acquisire competenze nell’interpretazione dei big data e anche nella capacità di focalizzarsi sui processi, dando un approccio molto più pratico a una materia, come quella dell’ingegneria, che può sembrare esclusivamente tecnica. Proprio per questa poliedricità, l’ingegnere industriale è molto richiesto, soprattutto nelle aziende che mettono al centro l’avanguardia tecnologica, che richiede prontezza di analisi, capacità strategiche e conoscenze tecniche. 

Laurea in comunicazione digitale e social media

La tecnologia non è solo una materia legata alla progettazione tecnica ma il suo raggio d’azione comprende anche il digitale, che è un aspetto assolutamente da curare per ogni tipo di realtà imprenditoriale. Per questo, chi ama la tecnologia ma non vuole scegliere una facoltà prettamente scientifica, può optare per la facoltà di comunicazione digitale e social media, che permette di formarsi nel web marketing e nella gestione della comunicazione delle imprese, un comparto strategico per sviluppare il marchio. I laureati nelle materie digitali acquisiscono una serie di competenze trasversali che permettono loro di accedere a diverse professioni dopo la laurea. Hanno infatti una percentuale molto alta di inserimento proprio perché possono operare come marketing manager, social media manager, nel settore dell’editoria, nella cura delle pubbliche relazioni e hanno la possibilità di costruire una carriera che può portare anche a ricoprire ruoli importanti. Rispetto ai colleghi ingegneri, i laureati in comunicazione e digitale devono però essere consapevoli che, almeno all’inizio, avranno uno stipendio più basso.