Cosa fare per contrastare febbre e influenza

L’influenza è una malattia infettiva respiratoria causata da un virus. Può interessare le vie respiratorie superiori ed inferiori. Questa particolare patologia si presenta con sintomi da lievi a gravi come febbre, dolori muscolari e articolari, congestione nasale e cefalea.  Si tratta di una malattia infettiva acuta e contagiosa. Generalmente ha un decorso di 5-7 giorni e solitamente tende a guarire spontaneamente, anche se è bene fare attenzione alle eventuali complicanze nei soggetti a rischio, che possono essere anziani, pazienti con patologie croniche e bambini.

Di frequente i tipici sintomi dell’influenza vengono trattati con semplici rimedi naturali o con l’ausilio di farmaci, in particolare prodotti a base di paracetamolo come Efferalgan, un medicinale in compresse effervescenti usato nel trattamento sintomatico del dolore da lieve a moderato e delle condizioni febbrili.

Influenza: quali sono le cause?

I virus che generano l’infezione appartengono alla famiglia degli orthomixovirus e si distinguono da quelli di altri disturbi infettivi per due caratteristiche. Innanzitutto perché non esiste un unico tipo di virus, ma ve ne sono di diversi, A, B e C: i primi due sono responsabili della classica forma di influenza, mentre il tipo C, generalmente asintomatico, provoca un’infezione simile al raffreddore. I virus di tipo A circolano sia nell’uomo che in altre specie animali. I virus di tipo B sono presenti solo nell’uomo e non esistono sottotipi distinti. In secondo luogo, i virus dell’influenza sono mutanti, cioè si modificano di anno in anno, obbligando così il nostro sistema immunitario ogni volta a produrre nuovi anticorpi in grado di affrontarli e sconfiggerli. Se ad esempio una persona ha superato un’infezione da virus di tipo A l’anno precedente, non è sicura di essere immune da ricadute l’anno successivo: lo stesso virus si può presentare modificato e l’organismo, per neutralizzarlo, deve produrre nuovi anticorpi.
I virus dell’influenza sopravvivono solo nelle cellule delle prime vie respiratorie: naso, faringe e laringe. Ciò significa che se durante o in seguito ad un’influenza si sviluppa la broncopolmonite, i responsabili non possono essere i virus dell’influenza: in questo caso la malattia è dovuta ai batteri che, approfittando dello stato di debolezza della persona, ne attaccano i bronchi e i polmoni.

Febbre e influenza: sintomi e segnali

Da lievi a gravi, i sintomi dell’influenza si manifestano sotto forma di:

  • Febbre: alterazione temporanea delle funzioni termoregolatorie dell’ipotalamo con conseguente innalzamento della temperatura corporea
  • Faringodinia: mal di gola
  • Rinorrea: naso che cola
  • mialgie e artralgie: dolori ai muscoli e alle articolazioni
  • cefalea: mal di testa (provato da qualunque parte della testa o del collo)
  • tosse: dovuta all’accumulo di muco
  • malessere generale

Qualche volta, a seconda del ceppo di provenienza del virus, i sintomi che si possono manifestare sono:

  • nausea
  • vomito
  • diarrea

Come combattere l’influenza con l’uso di farmaci

Nel trattamento dell’influenza il medico può decidere di ricorrere all’uso di specifici farmaci antivirali, la cui assunzione, tuttavia, dovrebbe essere iniziata entro i primi due giorni dalla comparsa dei primi disturbi e di farmaci che possono trattare i sintomi che tipicamente l’accompagnano. In tal caso facciamo riferimento agli antipiretici usato nell’ambito dell’influenza per contrastare il sintomo della febbre. L’antipiretico per eccellenza consigliato in simili casi, sia in adulti che in bambini molto piccoli, è, senz’ombra di dubbio, il paracetamolo.
Disponibile in diverse formulazioni farmaceutiche adatte a diverse vie di somministrazione (orale, rettale, perenterale), il paracetamolo è ritenuto un principio attivo piuttosto sicuro. Tuttavia, è sempre consigliabile rivolgersi al medico prima di assumerlo e leggere sempre in maniera attenta e accurata il foglietto illustrativo.
Molto utili nel trattamento dell’influenza sono anche i FANS (acronimo di Farmaci Antinfiammatori Non Steroidei), che vengono sfruttati nell’ambito dell’influenza per la loro azione antinfiammatoria e antidolorifica. Alcuni di essi, inoltre, sono altresì dotati di azione antipiretica, consentendogli di trattare diversi dei sintomi che tipicamente accompagnano la malattia influenzale come febbre, infiammazione e dolore. Fra i principi attivi appartenenti a questo gruppo di farmaci che si possono impiegare ritroviamo l’ibuprofene e l’acido acetilsalicilico.