Consigli per scegliere il termometro per la febbre

Avere un termometro in casa è necessario, altrimenti come faremmo a sapere, in modo preciso e inequivocabile, se noi o qualcuno dei membri della nostra famiglia è ammalato? Di tipi e modelli, in commercio, ce ne sono diversi e tutti possono venire incontro a varie esigenze. Allora, come scegliere il termometro per la febbre? Se è giunto il momento di acquistare un termometro per la febbre e vi siete posti proprio questa domanda, tenete conto dei consigli che troverete elencati qui di seguito.

Tenete sempre presente che per sapere cosa fare in caso di influenza e febbre è meglio chiamare il proprio medico: il fai da te, molto spesso non porta alla guarigione.

  1. Precisione

Una premessa: tutti i termometri in commercio offrono un buon margine di precisione. Spesso lo scarto non supera gli 0.5 gradi di differenza. Di conseguenza, ogni modello va bene, se si tratta solo di capire quando voi o qualcuno in casa avete la febbre oppure no.

Se invece avete altre necessità, il discorso cambia. Chi ha bisogno di tenere sotto controllo la propria temperatura basale, o chi deve misurarla ogni giorno, dovrebbe cercare un termometro più preciso. Quelli al gallio, ovvero quelli classici, sono perfetti per questo tipo di esigenze.

  1. Tempi risposta

Sull’altro fronte, c’è chi mette al primo posto delle priorità la velocità di risposta (nel caso in cui, per esempio, bisogna misurare la febbre a bambini molto piccoli). I termometri laser vincono questa gara, perché danno l’esito della misurazione in un paio di secondi. I digitali richiedono meno di mezzo minuto per indicare la temperatura. Quelli al gallio, invece, hanno bisogno di diversi minuti di tempo.

  1. Facilità di lettura

Chi non vede molto bene da vicino, non può fare a meno di tenere conto di questa voce. Sui termometri digitali, la temperatura è segnalata su un display che rende la lettura facile e immediata. Il termometro in vetro, invece, ha una scala a tacche, che è più difficile da leggere e interpretare, soprattutto per le persone anziani.

  1. Display retroilluminato

Se acquistate un termometro digitale, assicuratevi che il display sia retroilluminato. Questo non solo permette di vedere meglio i numeri ma, se dovete rilevare la temperatura di un bambino piccolo che dorme, potrete farlo in modo semplice e veloce, anche in una stanza buia o scarsamente illuminata.

  1. Utilizzo

Ogni tipo di termometro va usato in maniera diversa. Quelli a gallio vanno posizionati sotto l’ascella, nell’inguine, o per via rettale. Quello digitale misura la temperatura per via orale o rettale. Il termometro laser, invece, non entra in contatto con il corpo e si posiziona solitamente all’altezza dell’orecchio. Fate la scelta in base alle vostre abitudini e a quelle della vostra famiglia.

  1. Prezzo

In questo caso le differenze possono essere notevoli. Un termometro classico costa dai 5 ai 10 euro. Nella stessa fascia di prezzo si inserisce quello digitale, che può arrivare fino a 15 euro nei modelli più avanzati. Il discorso cambia, invece, per quelli laser: si parte da un minimo di 15–20 euro per arrivare fino e oltre le 60 euro.

  1. Manutenzione

Il termometro al gallio non ha bisogno di nessuna manutenzione, a eccezione ovviamente della pulizia dopo l’uso. I termometri digitali e laser, invece, vanno a pile, quindi bisogna periodicamente cambiare le batterie. Il costo non è molto alto, considerando anche che le pile durano a lungo, ma è necessario verificarle regolarmente, o rischierete che si scarichino proprio quando servono.

  1. Custodia

Ogni tipo di termometro dovrebbe avere la propria custodia. I termometri al gallio sono in vetro, quindi potrebbero rompersi cadendo o subendo urti. Meglio riporli sempre con attenzione nella custodia rigida dentro la quale vengono venduti. Anche quelli digitali hanno meccanismi delicati e anch’essi vanno protetti dagli urti. Scegliete un termometro che sia già dotato di una confezione apposita, che vi tornerà utile nel caso dobbiate portarlo con voi in viaggio.

  1. Igiene

I termometri digitali e quelli al gallio devono sempre essere igienizzati, soprattutto se sono utilizzati da più persone, ma anche se avete deciso di farne un uso esclusivamente personale. Pensateci: sono stati a contatto con il corpo, quando eravate probabilmente malati. Un lavaggio effettuato con igienizzante è necessario. I termometri laser non hanno questa necessità, dato che non toccano la pelle, tranne quelli auricolari.

  1. Uso personale o per tutti

È abbastanza comune avere in casa uno o due termometri per tutta la famiglia. Se però avete necessità di fare misurazioni giornaliere, questo può essere un problema. Potreste allora valutare di avere più termometri a gallio, i più economici. Oppure investire su un termometro laser, e in meno di un minuto avere la temperatura di tutti i componenti del nucleo familiare.

  1. Neonati

Misurare la febbre ai bambini non è sempre facile. Solitamente, si ricorre alla misurazione rettale con termometro classico. Se però il piccolo è infastidito, potete ricorrere a un termometro laser. Prima di misurare la temperatura, in questo caso, assicuratevi che la pelle della fronte sia asciutta. Sappiate, inoltre, che esistono termometri a forma di ciuccio: un bambino molto piccolo lo terrà in bocca volentieri.