Il pelo del gatto è un prezioso indicatore, sia per i padroni che per il veterinario, dello stato generale di salute dell’animale. In un animale sano è lucido, folto, uniforme e senza macchie di scolorimento o di perdita. Alcuni sintomi possono essere indicatori di uno stato di malattia o di stress: scopriamo insieme a cosa fare attenzione.
Parassiti
Pulci e zecche sono parassiti pericolosi per l’animale. Non causano solamente prurito e fastidio nel punto dell’infezione, ma possono trasmettere infezioni sia all’animale che all’uomo. Per eliminare le zecche e le pulci è necessario usare antiparassitari appositi, formulati per essere sicuri per i gatti, e chiedere sempre consiglio al veterinario. Potrebbe suggerire, per esempio:
- Quale marca o formulazione usare
- Come eliminare un singolo parassita che si è trovato nel pelo
- Come evitare una sovrainfezione nel punto del morso
- Come scongiurare un’infestazione in casa
Stress e cura del pelo
Il gatto passa molto del tempo di veglia a pulirsi attentamente tutto il corpo, leccandosi e mordicchiando eventuali corpi estranei e grovigli del pelo. Se smette di farlo, potrebbe essere indice di uno stato di stress o di abbandono della cura personale. L’animale potrebbe essere malato, anziano, affaticato o provare un senso di abbandono e depressione. Anche in questo caso, la visita del veterinario è fondamentale per ricevere una diagnosi e una cura efficace.
Spazzolare
Per togliere i nodi e limitare la quantità di pelo ingerita è bene spazzolare frequentemente l’animale. Una palla di pelo non espulsa può infatti causare un’ostruzione intestinale, pericolosa e risolvibile, nel peggiore dei casi, con un intervento chirurgico. Più il pelo è lungo, più frequenti devono essere le spazzolature (anche un paio di volte al giorno, durante la muta dei gatti con pelo lungo e folto).
Quello della spazzolatura è un momento di preziosa creazione del legame affettivo col padrone, oltre che un gioco e una coccola. Inoltre offre la perfetta occasione per controllare accuratamente il pelo dell’animale, per notare la presenza di parassiti o di aree in cui il manto ha perso il proprio volume o la propria densità.
Dieta
Una dieta sbilanciata o problemi di alimentazione (non rari per esempio nei gatti anziani) potrebbe rendere il pelo arruffato e poco luminoso. In questo caso è possibile intervenire scegliendo un mangime più appropriato per le esigenze dell’animale, sempre sotto consiglio del veterinario ed integrando alcuni nutrienti al bisogno.
Età avanzata
Un gatto anziano potrebbe aver iniziato a trovare faticoso leccarsi in tutti i punti del corpo, per il dolore osseo o muscolare. In questo caso è necessario scegliere per lui un’alimentazione più ricca che lo aiuti a ritrovare un po’ di energie, e consultare il veterinario per eventuali cure o integratori da somministrare. Inoltre, la tolettatura può essere effettuata più frequentemente, sia per aiutarlo a togliere i nodi e la sporcizia dal pelo nei punti in cui non riesce più ad arrivare, sia per verificare il miglioramento o il peggioramento delle sue condizioni generali, sia per regalargli una coccola in più durante la giornata.