Sintomi e cura delle zecche del gatto

Con la bella stagione non è improbabile che sul pelo del gatto, specie se si avventura in passeggiate all’aperto, si trovi qualche zecca. La presenza del parassita è pericolosa, sia per l’animale che per gli umani: questi aracnidi trasmettono infatti, potenzialmente, numerose infezioni anche molto serie.

Vediamo insieme quali sono i sintomi della presenza di una zecca sul gatto, cosa fare per eliminare le zecche del gatto e quali sono le possibili conseguenze dell’infestazione.

A cosa prestare attenzione

La zecca non nutrita è un piccolo disco di pochi millimetri di diametro, rossiccio, marroncino o bruno. Quando mangia si riempie di sangue e può diventare come una piccola pallina, visibile alla vista e soprattutto percepibile al tatto. I luoghi in cui le zecche proliferano sono di solito la testa, le orecchie, le cosce dell’animale, dove il pelo è meno fitto e denso. Rimangono attaccate all’animale 2-7 giorni, nutrendosi di sangue, e poi si staccano da sole per cercare un altro ospite.

 

Nel corso del pasto, però, il sangue che hanno ingerito si mescola a quello dell’animale, e potenzialmente è veicolo di infezioni: se l’animale morsicato in precedenza era malato, potrebbe ammalarsi anche il gatto, e il ciclo può continuare fino all’uomo.

Come eliminare la zecca

Se hai trovato una zecca sul gatto è necessario acquistare in farmacia:

  • Pinzetta apposita per l’estrazione delle zecche
  • Un contenitore sterile con il coperchio ermetico
  • Un disinfettante adatto alla cute dell’animale
  • Dei guanti di lattice

 

La pinzetta fa infilata sotto la bocca dell’animale, nel punto in cui la zecca si è attaccata alla pelle del gatto. Generalmente questi strumenti si usano in modo rotatorio: facendo pressione sulla pelle, la bocca dell’aracnide esce dalla pelle e si stacca. Il movimento deve essere deciso, breve ma non brusco, perché la zecca può spezzarsi. Se lo facesse, l’apparato succhiante rimarrebbe nella ferita, infettandola. Inoltre, la zecca non va schiacciata né spremuta per farla staccare, o il rigurgito potenzialmente infettivo entrerebbe nel circolo sanguigno dell’animale. Non si usano mai oli o sostanze chimiche per staccare la zecca (ammoniaca, paraffina, acetone, e simili) per evitare il rigurgito.

 

Dopo aver staccato la zecca è necessario porla in un contenitore sterile con il coperchio ben chiuso e disinfettare il punto del morso.

 

Annota la data dell’estrazione della zecca e porta quanto prima lei e l’animale dal veterinario per un controllo, anche se sembra apparentemente in salute: le infezioni da zecca possono manifestarsi anche diverse settimane dopo la puntura!

 

Le possibili infezioni e i loro sintomi

Le zecche sono portatrici di numerosissime infezioni: elencarle tutte sarebbe complicato e probabilmente ti confonderebbe. Ti basti sapere che i sintomi più ricorrenti in questi casi sono:

  • Letargia, apatia: il gatto non è vitale, sembra stanco e debilitato, dorme molto e fatica a muoversi
  • Difficoltà ad alimentarsi: può perdere l’appetito o avere nausea e vomito ricorrenti, oppure diarrea e sintomi intestinali
  • Difficoltà di movimento: l’andatura dell’animale potrebbe essere claudicante, come se avesse dolore ad una zampa
  • Febbre, da moderata ad elevata
  • Arrossamento, prurito, gonfiore nella zona dove la zecca si è attaccata alla pelle